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Hai trovato un gattino appena nato? Ecco come nutrirlo e prendertene cura

Hai trovato dei micini appena nati o di qualche settimana di vita, non ancora svezzati e senza mamma? Ecco come fare per prendertene cura.

Al momento della nascita il gattino pesa pochissimo, circa 100 grammi; ha gli occhi chiusi, non sa riscaldare il proprio corpo in modo autonomo, non è in grado di fare i bisognini in autonomia, e necessita di essere allattato ogni 2/3 ore. Il giaciglio deve essere caldo, preferibilmente a una temperatura costante (di circa 32-34 gradi da 0 a 7 gg dalla nascita, per poi passare a 28-30 gradi da 8 a 14 giorni). Nei primi giorni di vita la temperatura è bassissima e deve risalire fino a stabilizzarsi intorno alla terza settimana di vita (37-38 gradi). Si rivela quindi necessario attrezzare una cuccia/scatola con bordi alti, tali da non consentire la fuga dei piccoli, e con un tappetino igienico sotto il quale è utile mettere dei panni caldi. Per mantenere il calore possiamo utilizzare delle borse dell’acqua calda, da cambiare però di frequente, o in alternativa una comoda lampada per terrario (a infrarossi), posizionata non troppo vicino per evitare un riscaldamento eccessivo o pericolo di ustioni.

La nursery deve essere collocata in un ambiente tranquillo, lontano da spifferi d’aria e correnti. Durante le ore di sonno è dimostrato che l’ormone della crescita fa il suo bravo lavoro e quindi è buona norma consentire il riposo delle creaturine dopo il loro pasto.
La nutrizione corretta è fondamentale, ed è bene ricordare che il latte vaccino non è idoneo all’alimentazione dei gattini appena nati. Bisogna quindi ricorrere al latte artificiale per cuccioli, liquido o in polvere, disponibile in commercio. Il latte andrà somministrato ogni 2 ore durante il giorno e ogni 3 ore durante la notte per i primi dieci giorni di vita. Successivamente andranno alimentati ogni 3 ore durante il giorno e ogni 4 ore di notte, fino al compimento dei 15 giorni. Alla terza settimana di vita saranno allattati ogni 4 ore durante il giorno e ogni 5 ore durante la notte. In seguito basterà nutrirli ogni 5 ore durante il giorno e ogni 6/7 di notte. Per somministrare il latte normalmente si usa o una siringa senza ago o un mini biberon da comprare generalmente nei negozi per animali o in qualche studio veterinario. Solitamente non hanno il foro e va praticato a mano: è necessario farlo della giusta misura perché se esce troppo latte rischiamo di farli soffocare. Se invece esce troppo poco latte, possono succedere due cose: se un gattino è troppo debole, dopo pochi minuti si stancherà, non avendo la forza necessaria, non si alimenterà a sufficienza e morirà. Se invece è un micino forzuto che vuole assolutamente vivere comincerà a grattare sul biberon come un forsennato e capirete dalla foga che forse avete sbagliato qualcosa, quindi fate qualche prova sul vostro polso, che vi sarà utile anche per sentire la temperatura del latte, che dovrà essere all’incirca sui 28-30 gradi.

Se finito il latte, il micio strilla come un’aquila vuol dire che avete sbagliato la porzione e dovete dargliene di più.

Esiste latte specifico in polvere per mici o, in caso di super emergenza, potete prepararlo voi fino all’apertura del primo negozio disponibile (200 ml di latte di capra intero- ½ cucchiaini di panna da cucina/1 tuorlo d’uovo).

VI RICORDIAMO CHE LA POSIZIONE CORRETTA PER L’ALLATTAMENTO È A PANCIA IN GIÙ O, MEGLIO ANCORA, IN PIEDI, ovvero nella stessa posizione che assumerebbe se succhiasse il latte dalle mammelle della madre. La testa deve essere eretta ed il collo steso. ASSOLUTAMENTE MAI TENERE IL GATTINO A PANCIA IN SU.

I cuccioli che non hanno preso per almeno 3/5 gg il latte della mamma, quindi niente colostro, non hanno difese immunitarie. Per cui raccomandiamo un’estrema pulizia e una adeguata igiene sia della cuccetta dei piccoli, sia degli strumenti per l’allattamento. Alcuni veterinari consigliano una copertura antibiotica (synulox) ma è necessario concordare con il vostro veterinario di fiducia per necessità e dosaggio.

Dopo ogni pasto il cucciolo deve emettere l’aria che ha ingerito. Per fargli fare il cosiddetto ruttino, poggiatelo verticalmente alla vostra spalla.

E’ importante che un gattino ben alimentato cresca di media 10-12 grammi al giorno e per capire se questo avviene, va pesato ogni giorno alla stessa ora. Non tutti i gattini crescono così tanto giornalmente, ce ne sono alcuni che prendono anche solo 5-6 grammi, va bene lo stesso, l’importante è che l’aumento ci sia.

I veterinari possono usare dei cateteri french in gomma ma voi non sognatevi di farlo e se vedete proprio una brutta aria per il vostro esserino, portatelo dal veterinario di fiducia di corsa! Se il micino è giù, non mangia, vi si ‘affloscia’ nelle mani, potrebbe avere un calo glicemico e non è per niente una bella cosa: tenetelo al caldo, dategli con la siringa senza ago (munitevene preventivamente) fruttosio e glucosio (tipo quello delle pesche sciroppate o semplice miele liquido) che vengono assorbiti dall’organismo velocemente.

Dategliene un pochino ogni 10 minuti con una siringa, sciolto in acqua tiepida. Se non vedete miglioramento e non sapete fare flebo, correte dal veterinario.

Il momento più poetico però sarà il dopo pasto: PUPÙ e PIPÌ. Bene.

Molti di voi lo sanno ma alcuni no: mamma gatta lecca con attenzione e decisione il sederino e l’orifizio urinario per stimolare adeguatamente la fuoriuscita delle feci perché loro non ne sono capaci. Quindi dovete farlo assolutamente voi con un po’ di cotone inumidito con acqua tiepida. E se non lo fate voi, muoiono.

La pipì di un micino neonato deve essere trasparente, qualora sia gialla o presenti sangue, significa che è presente un’infezione e se non l’avete ancora messo sotto antibiotico, va fatto immediatamente.
La cacca invece non sempre la fanno regolarmente, spesso i gattini allattati artificialmente sono stitici, non preoccupatevi, è normale. Preoccupatevi invece se la cacca è gialla o addirittura bianca e se presenta l’aspetto della ricotta: significa che è sovralimentato e quindi il latte è troppo pesante (togliete panna e uovo se li mettete).

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