Vai al contenuto

Adottare un cane

Se proprio volete acquistate un cagnolino o un gattino fate attenzione a chi vi rivolgete, per non alimentare l’orribile tratta dei cuccioli dall’Est europeo. In Italia molti negozi e alcuni sedicenti allevamenti acquistano clandestinamente a due soldi, per poi rivenderli, cuccioli provenienti da Ungheria, Romania, Polonia e così via. Queste povere creature viaggiano ammassate nei camion e rimangono senz’acqua, senza cibo e senza cure per tutti i chilometri che occorrono per arrivare dall’Europa dell’est fino in Italia. Sono cuccioli di pochi giorni di vita che muoiono come mosche nel tragitto e se adottate, saranno quasi sempre animali malati.
Ogni cucciolo comprato presso un allevamento o in un negozio, e quelli che si fanno nascere in casa, tolgono per sempre ad un cane del canile una possibilità di adozione.

Pensate a come vivono i cani nei canili: chiusi in un box, senza possibilità di fare grandi passeggiate e senza l’amore di una famiglia; spesso vi arrivano da cuccioli e finiscono la loro vita lì dentro, da soli. Ci sono poi tanti cani costretti a vivere in strada, tra mille pericoli, perché anche i canili sono strapieni.

Pur essendoci canili e rifugi gestiti da persone o associazioni di volontariato che amano gli animali e che cercano per loro una famiglia che possa adottarli, purtroppo, gran parte di essi sono gestiti da persone senza scrupoli, che lo fanno per sete di guadagno, canili-lager sovraffollati dove gli animali non vengono curati e sono costretti ad ogni genere di sofferenza (mancanza di cibo e di acqua, malattie, sporcizia, solitudine, fino a subire gravi maltrattamenti fisici o ad essere venduti per combattimenti o vivisezione).

Chiaramente l’adozione di un cane è una decisione molto importante, significa assumersene la piena responsabilità per tutta la sua vita ed educarlo alla convivenza in famiglia e fuori; significa organizzare le vita quotidiana e le vacanze tenendolo sempre in considerazione e mettere in conto le spese per il cibo e per le visite veterinarie. Di fatto è come decidere di avere un figlio, poiché lui conterà tutta la vita su di voi.

L’adozione è un gesto molto bello che dimostra quanto amore si possa provare nei confronti degli animali ma non è vero che si possano adottare solo cuccioli.

È vero, da un lato, che con un cucciolo abbiamo l’opportunità di partire da zero nella sua educazione, ma è altrettanto vero che non sarà un’impresa facile e dobbiamo dedicarli molto del nostro tempo. Un cucciolo corre, salta, sporca, si diverte, rosicchia, dorme e si stanca dopo pochi minuti soprattutto se cercate di insegnargli qualcosa.

I cani adulti o anziani non richiedono le attenzioni di un cucciolo e sono meno difficili da gestire, hanno tanto bisogno di amore e di una casa, hanno molto da offrire e sono ottimi compagni per persone avanti con l’età. I cani anziani, purtroppo, sono gli ultimi degli ultimi, ergastolani senza colpa, la cui possibilità di essere scelti da una famiglia è inversamente rapportata alla loro età mentre è la categoria che ha più bisogno di altri di ricevere attenzioni e cure.

Molti pensano che i cani che hanno trascorso anni in gabbia non saranno in grado di abituarsi alle nuove regole una volta entrati in casa. Assolutamente sbagliato: il cane è l’animale sociale per antonomasia e continua ad apprendere in ogni periodo della sua vita imparando sempre cose nuove.

Se si desidera veramente un cane, non è necessario che sia di razza; nella scelta di un cane le cose più importanti da valutare non sono l’età e la taglia ma il carattere; ci sono cani di taglia piccola che sono molto vivaci e ci sono invece dei cani di taglia grande, molto calmi e tranquilli. Rivolgendovi alle associazioni animaliste o andando in un canile o in rifugio, riuscirete sicuramente a trovare il cane che conquisterà il vostro cuore. Ci sono cani belli, sani, simpatici, di tutte le taglie e di tutte le età che attendono speranzosi una famiglia che li accolga.

Per un cane l’importante è avere l’affetto e la vicinanza della propria famiglia umana, non conta la dimensione del posto in cui vive. L’importante è assicuragli almeno tre uscite al giorno durante le quali può giocare e socializzare con gli altri cani e con le persone, cosa assolutamente necessaria anche se avete un giardino dove lui può correre.

I primi giorni dopo l’adozione sono i più delicati e i più difficili per il nuovo arrivato. Fategli trovare a casa la sua cuccetta, le ciotole ed i giocattoli e lasciate che durante la prima settimana si adatti al suo nuovo ambiente e stile di vita; siate pazienti e non pretendete troppo dal vostro nuovo compagno di vita. Se il cane dovrà restare solo a casa per alcune ore è bene abituarlo fin da subito ma in maniera graduale.

Ricordate che il cane è un animale sociale da branco e deve interagire con tutti i membri della famiglia, deve diventarne un componente effettivo, cosa molto importante per la sua salute mentale e per il suo equilibrio. Il cane ama stare a contatto con i membri del proprio branco, che in questo caso siamo noi, starci vicino e poterci dormire vicino durante la notte (su una coperta, una cuccia, una cesta).

Se viene trascurato questo legame affettivo, se non si riservano dei momenti solo per lui come può essere il momento del gioco o uscirci in passeggiata, il cane potrebbe diventare “selvatico” creando una distanza emotiva con il padrone, che non sentirà come suo “capobranco” e al quale tenderà a disubbidire.

Purtroppo ci sono persone che prendono un cane “per la guardia”, lo mettono in giardino senza dargli la possibilità di entrare in casa e si limitano a dargli cibo, acqua e una cuccia e alle volte addirittura lo legano alla catena pensando che il cane stia benissimo così. È un atto di una crudeltà terribile, la vita di un ergastolano costretto all’isolamento che nuoce alla salute mentale del cane. I cani che vivono solo in giardino (o in un balcone!) soffrono terribilmente, sono molto tristi e passano la maggior parte del tempo ad aspettare che qualcuno esca e gli dia attenzioni.

Tra l’altro l’art. 544 del codice penale afferma che non si possono tenere animali in condizioni incompatibili con le loro caratteristiche etologiche.

Il cane che vive a contatto con la famiglia e ha la possibilità di dormire dentro, è un cane più equilibrato rispetto al cane relegato in giardino, che tende ad autogestirsi, a non essere educato e purtroppo, a volte, anche a non riconoscere gli stessi membri della famiglia. Quando infatti si sentono episodi di cani che aggrediscono componenti del nucleo familiare, anche bambini, si tratta sempre di cani che non hanno avuto la possibilità di integrarsi.

Il giardino (o terrazzo) diventa per il cane che vive così isolato, il suo territorio privato ed è facile che possa attaccare per “aggressività territoriale”.

Inoltre, il cane che dorme in casa è al riparo da delinquenti che di notte potrebbero addormentarlo, o peggio eliminarlo, per poter entrare indisturbati nell’abitazione, ed è un ottimo guardiano perché la casa è il suo territorio da difendere (non il giardino). Ci sono importantissimi vantaggi anche per la salute del cane perché, facendolo dormire in casa, sarà meno soggetto a patologie, come per esempio la Leishmaniosi, causata da protozoi parassiti, trasmessi attraverso la puntura di insetti vettori (flebotomi o pappataci).

Altra cosa estremamente sbagliata, quando ci sono più cani in casa, è tenere i cani di taglia media e grande in giardino mentre i cani di taglia piccola possono entrare e dormire nella abitazione. Queste divisioni non fanno altro che fare aumentare, nei cani che vivono fuori, l’istinto territoriale e spesso predatorio verso il cane di taglia piccola che ai loro occhi appare come il privilegiato del capobranco. Dunque, se adottate cani di diversa taglia, dovete assolutamente farli coabitare insieme e al vostro fianco.

Non crediate che sia crudele tenere un cane in un appartamento cittadino: la sua felicità dipende soprattutto dal tempo che potete trascorrere con lui, dal numero di volte che vi può accompagnare nelle vostre uscite; al cane non importa nulla aspettare per ore e ore davanti alla porta del vostro studio, se poi ne avrà in premio dieci minuti di passeggiata al vostro fianco. Per il cane l’amicizia personale è tutto. Ricordate però che in questo modo vi assumete un impegno tutt’altro che lieve, perché dopo è impossibile rompere l’amicizia con un cane fedele, e darlo via equivale a un omicidio (Konrad Lorenz)